mercoledì 15 aprile 2009

LA TORTURA


L' uso della tortura giudiziale si basava sul presupposto che una persona sottoposta a sofferenza fisica durante un interrogatorio avrebbe confessato la verità, il problema è, però, che sotto una tortura molto dolorosa anche gli innocenti sono disposti a confessare e giurare il falso pur di far terminare il supplizio, e la prova storica è proprio la caccia alle streghe dove migliaia di persone hanno confessato crimini che non potevano aver commesso, per esempio le confessioni di viaggi notturni sulla groppa di caproni o altri animali per recarsi ai sabba in luoghi lontanissimi dalla casa delle presunte streghe.
La tortura è reintrodotta nel Tredicesimo secolo con la rinascita del diritto romano che ne prevedeva l'utilizzo, nel 1252 anche la Chiesa ne consente l'uso nei processi per eresia, con la sua reintroduzione vennero però formulate norme per disciplinarne l'applicazione;


  • non doveva causare la morte della vittima

  • tutti i gradi di tortura dovevano essere applicati lo stesso giorno

  • erano risparmiate alcune categorie di persone come le donne in gravidanza, i ragazzi sotto i 14 anni, i malati

  • il giudice doveva procedere al riscontro del contenuto della confessione data sotto tortura

Se i tribunali avessero seguito queste norme non ci sarebbe stata la caccia alle streghe, ma non fu così perché la stregoneria era considerata un crimine eccezionale che esigeva norme eccezionali

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