sabato 2 maggio 2009

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

La letteratura su un argomento come la caccia alle streghe è pressoché illimitata, si tratta di un tema che ha attirato, e attira ancora oggi, attenzione ed interesse tanto da spingere non solo alla pubblicazione di libri, di carattere storico o romanzesco, ma anche ad ispirare film e serie televisive.
Partendo dal presupposto di un approccio di tipo storico il testo principale al quale mi sono attenuta per la pubblicazione dei miei precedenti post è Brian P. Levack "la caccia alle streghe in Europa" 2004 Bari, Laterza, frutto di una serie di seminari tenuti sull'argomento dall'autore, si tratta di una analisi dell'intero fenomeno della caccia alle streghe in Europa, nel tentativo di offrire un approccio organico alla materia.
Bisogna però ricordare che non si trattò di un singolo evento storico ma la risultante di migliaia di singoli processi che si tennero in tutta Europa, e fino alle colonie americane, nell'arco di 300 anni, a questo proposito bisogna dire che le modalità della caccia, il suo svolgimento e le conseguenze furono molto variabili di paese in paese. In Italia ad esempio, pur no mancando processi ed esecuzioni, il fenomeno fu molto meno marcato e soprattutto cruento che i altri paesi e, soprattutto, non raggiunse i caratteri di isteria collettiva che furono altrove causa di massacri indiscriminati.
Un testo molto recente ed interessante per il caso italiano è ad esempio "Sortilegi amorosi, materassi a nolo e pignattini. Processi inquisitoriali del XVII secolo fra Bologna e il Salento" A cura di U. Mazzone e C. Pancino, Roma, Carocci, 2008, saggio composto da estratti di tesi di laurea su processi per stregoneria che offre una immagine di quella che era la situazione italiana.

mercoledì 15 aprile 2009

LA FINE DELLA CACCIA ALLE STREGHE

A determinare la fine della caccia alle streghe furono soprattutto una serie di cambiamenti nei sistemi giudiziari europei, nella mentaltà delle classi colte, nel clima reigioso e nelle condizioni di vita della gente.
Le riforme giudiziarie riguardarono soprattutto l'introduzione di norme più rigorose in materia di tortura, e del requisito per il quale il patto col diavolo e il maleficio dovevano essere provati in modo inconfutabile, inoltre non vanno dimenticate le norme dirette a limitare o eliminare i processi per stregoneria ( nel 1682 Luigi XIV con un editto definisce la magia superstizione e riduce la libertà di azione dei tribunali locali) tutto ciò potè avvenire anche grazie al cambiamento di mentalità avviatosi tra XVII e XVIII secolo.
I primi attacchi arrivarono da scienziati e filosofi, le cui idee si diffusero tra le classi colte d'Europa, i cambiamenti di mentalità demolirono le credenze sulla stregoneria, rifiuto del dogmatismo, il principio di mettere tutto in discussione, da fine XVII secolo la convinzione che l'universo funzionasse secondo leggi prestabilite e spiegabili scientificamente, le scoperte di Copernico, Newton, Galileo demlirono l'ideologia aristotelica di un mondo centro dell'Universo in balia di attacchi da parte di forze sovrannaturali.
La pace di Westfalia del 1648 inaugurò un nuovo clima religioso, ponendo fine alle guerre che molto avevano pesato sulla persecuzione delle streghe e contribuendo al miglioramento delle condizioni di vita della gente.
Cambiamenti sociali ed economici comportarono l'aumento della produttività e del rendimento dell'agricoltura, del lavoro, il calo dei prezzi dei beni di prima necessità che insieme alla diminuzione di carestie e calamità favorì l'aumento demografico, il miglioramento delle condizioni di vita e di conseguenza la progressiva scomparsa delle ragioni di accusa contro le streghe, senza dimenticare il progressivo rafforzamento degli stati assoluti che contribuì a creare stabilità sociale.

LE STREGHE


Quasi tutte le streghe erano donne,venivano considerate più deboli moralmente e quindi più soggette a soccombere al diavolo, senza dimenticare l' immagine della donna lussuriosa e tentatrice e quindi lasciva per natura.
generalmente il loro ruolo e la loro posizione sociale le metteva in condizione di compiere i malefici; si trattava per lo più di guaritrici, levatrici, la loro professione le esponeva all'accusa di infanticidio, in un epoca di altissima mortalità infantile, e dava ai genitori occasione di vendetta, inoltre come levatrici erano in condizione di procurarsi agevolmente i neonati per i sabba.
La strega era di solito una donna vecchia, l'età media si aggirava sui cinquant'anni, sola e povera, i sospetti duravano da anni, le persone si rivolgevano a lei per guarire da infermità, malattie, o essere liberati da sortilegi e possessioni (e naturalmente se era in grado di sciogliere i malefici niente impediva che fosse anche in grado di crearli...). Queste donne erano le portatrici di saperi, tradizioni e superstizioni antiche, fatte di erbe, infusi, rituali, preghiere in un momento in cui la medicina poteva fare ben poco.
L'accusa di stregoneria poteva colpire chiunque tenesse comportamenti strani o antisociali ( come malattie mentali o senilità) si trattava in ogni caso di persone povere, sole, membri deboli e vulnerabili della società, se l'accusa colpiva donne o membri dell'alta società si trattava (di solito, ma esistevano le eccezioni) di mosse politiche o interessi economici, tranne quando la caccia sfuggiva al controllo delle autorità trasformandosi in ossessione collettiva di una comunità, allora chiunque poteva letteralmente essere linciato dalla folla terrorizzata.

LA TORTURA


L' uso della tortura giudiziale si basava sul presupposto che una persona sottoposta a sofferenza fisica durante un interrogatorio avrebbe confessato la verità, il problema è, però, che sotto una tortura molto dolorosa anche gli innocenti sono disposti a confessare e giurare il falso pur di far terminare il supplizio, e la prova storica è proprio la caccia alle streghe dove migliaia di persone hanno confessato crimini che non potevano aver commesso, per esempio le confessioni di viaggi notturni sulla groppa di caproni o altri animali per recarsi ai sabba in luoghi lontanissimi dalla casa delle presunte streghe.
La tortura è reintrodotta nel Tredicesimo secolo con la rinascita del diritto romano che ne prevedeva l'utilizzo, nel 1252 anche la Chiesa ne consente l'uso nei processi per eresia, con la sua reintroduzione vennero però formulate norme per disciplinarne l'applicazione;


  • non doveva causare la morte della vittima

  • tutti i gradi di tortura dovevano essere applicati lo stesso giorno

  • erano risparmiate alcune categorie di persone come le donne in gravidanza, i ragazzi sotto i 14 anni, i malati

  • il giudice doveva procedere al riscontro del contenuto della confessione data sotto tortura

Se i tribunali avessero seguito queste norme non ci sarebbe stata la caccia alle streghe, ma non fu così perché la stregoneria era considerata un crimine eccezionale che esigeva norme eccezionali

LA CACCIA ALLE STREGHE


Dalla fine del Quattrocento fino alla metà del Settecento in Europa si scatenò una massiccia operazione giudiziaria generalmente denominata caccia alle streghe, in molti paesi (soprattutto nei territori germanici e nel Nord Europa) si trattò di una vera e propria ossessione, alimentata spesso dalle stesse autorità che instillavano nella popolazione un terrore tale da portare a forme di comportamento irrazionali e maniacali, che spesso sfociavano in lapidazioni e massacri.
Scopo fondamentale dei processi per stregoneria era scoprire e annientare le streghe, ogni imputato doveva non solo confessare i propri crimini, ma soprattutto svelare i nomi dei complici.
La accusa di stregoneria implicava la pratica dei maleficia, la magia nera, attraverso il ricorso a poteri straordinari la strega (si credeva) era in grado di causare malattie, sterilità, morte a uomini e animali e persino influenzare le condizioni atmosferiche provocando inondazioni o carestie. Altra implicazione stretta della stregoneria era il patto col diavolo da cui derivava il potere di effettuare i maleficia, le streghe erano accusate di adorare il diavolo durante i sabba, riunioni notturne durante le quali avvenivano pratiche lascive, infanticidi ecc...
Prova legale del crimine era la confessione rilasciata dalla strega stessa, è però una prova alquanto discutibile visto che era quasi sempre estorta con la tortura.
A queste presunte streghe veniva in pratica data la colpa di tutte quelle malattie, problemi, e calamità che la medicina non era in grado di spiegare e risolvere.